Prima Edizione della Biennale d’arte di Andria. Gli artisti, le foto, il Museo

PROMUOVERE IL RUOLO DELL’ARTE CONTEMPORANEA

Nell’ambito della sua ricerca sulla realizzazione di mostre quali luoghi ospitanti di conoscenza e sulla partecipazione del pubblico, gli organizzatori hanno rivolto la loro attenzione al dialogo tra contenuti espositivi e la ricezione della creazione contemporanea ritenendo l’arte elemento fondamentale per lo sviluppo dell’alfabetizzazione visiva e del pensiero critico poiché, sebbene viviamo in una società pervasa dalle immagini, mai come oggi si presta così poca attenzione alla loro lettura significativa e critica.

L’esposizione, pensata con opere atte a interagire tra loro e in dialogo con le peculiarità dell’attuale spazio espositivo del Museo Diocesano. 

Michele Riefolo – Artista, Direttore Artistico della Biennale di Andria 

La mostra si propone di presentare opere in cui gli artisti riescano a cogliere il punto d’incontro tra essere umano e spiritualità. Un’altra parte di seme cadde sulla terra buona e diede frutto: nasce un do ut des di reciprocità che evidenzia il legame di cooperazione con il territorio. L’arte diventa così mezzo per condividere un messaggio di concezione spirituale e di anima, memore delle antiche odi latine, scavando nell’essenza di ciascuno affinché il seme gettato cresca rigoglioso. Ma sarà anche possibile uscire dal tema per proporre opere di libera ispirazione. Con l’esordio di questa “Biennale di Andria”, gli organizzatori (Michele Riefolo e Loris Zanrei) In questo ambito, interrogandosi sul ruolo dell’informazione culturale, intendono fare del visitatore un partecipante attivo e critico pensando al progetto espositivo come strumento di inclusione e conoscenza che accompagnerà il pubblico in un percorso multidirezionale che trasforma la mostra in una sorta di “spazio critico”.Loris Zanrei, Produttore della Biennale di Andria 2023 – Magnolia Arte Srl 

Il Museo Diocesano di Andria 

Il Museo diocesano di Andria, istituito con Decreto vescovile del 20 maggio 1972, è stato fortemente voluto da mons. Giuseppe Lanave, Vescovo della Diocesi dal 29 marzo 1969 al 19 novembre 1988. Con sensibilità e intuito raccolse e conservò per la sua comunità un prezioso patrimonio dal riconosciuto valore artistico e di fede.
Nel volume dal titolo “Ho raccolto per voi”, pubblicato nel 1994, mons. Lanave spiegava le ragioni che avevano portato alla nascita del Museo diocesano d’arte sacra. “Come nacque il Museo? Nacque da una mia naturale sensibilità ed apertura alle cose belle, che l’arte e la fede hanno fatto e sparso per tutte le nostre chiese. Capii che in giro vi dovevano essere molte opere d’arte. Scendendo nelle parrocchie, dopo le visite di dovere, entravo nelle retro sagrestie e lì, negli angoli, trovavo quadri malandati, accantonati, candelieri sgangherati, pezzi di marmo operati”.

Le Foto

Opening e Artisti

Gli Artisti / Edizione Aprile 2023

Mito Nagasawa Alessandro Ruffino
Andrea Sgamma
Ignazio Sguera
Gianluca Vernice
Michele Riefolo
Caterina Silenzi
Lucia Marzocca


Rassegna stampa

Lascia un commento